Credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno e nuovo modello da utilizzare dal 31 marzo

È stata prorogata fino al 31 dicembre 2022 la disciplina del credito d’imposta in favore delle imprese che acquisiscono, anche tramite leasing, beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle “zone assistite” ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Si tratta, nel dettaglio, di:

            •           Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna (con Pil pro-capite inferiore al 75% della media Ue), ammissibili alle deroghe agli aiuti di Stato previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vale a dire gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita è anormalmente basso oppure si ha una grave forma di sottoccupazione

            •           Abruzzo e Molise (con Pil pro-capite ricompreso tra il 75 e il 90% della media Ue), ammissibili alle deroghe previste dalla successiva lettera c), ossia gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.

La disposizione, introdotta dall’articolo 1, comma 98 e seguenti, della legge n. 208/2015, con efficacia fino al 31 dicembre 2019, era già stata prolungata per un altro anno dalla legge di bilancio 2020 (articolo 1, comma 319, legge n. 160/2019). Ne sono esclusi i settori creditizio, finanziario e assicurativo, dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché le imprese considerate in difficoltà secondo la definizione recata dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01.


L’agevolazione consiste in un credito d’imposta spettante nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, ovvero del 25% per le grandi imprese situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e del 10% per le grandi imprese situate in determinati comuni delle regioni Abruzzo e Molise. Tali percentuali possono essere maggiorate di un massimo di 20 punti per le piccole imprese ovvero di 10 punti per quelle di medie dimensioni.

Per accedere al bonus, che è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta in cui è stato effettuato l’investimento e che va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di maturazione del credito e in quelle successive fino a quando se ne conclude l’utilizzo, occorre presentare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle entrate.

Con la proroga fino al 31 dicembre 2022 è stato aggiornato il modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, il nuovo modello dovrà essere utilizzato a partire dal 31 marzo 2021.

La comunicazione può essere presentata all’Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, utilizzando la versione aggiornata del software relativo al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, denominato “Creditoinvestimentisud” (CIM17) (la versione aggiornata del software sarà resa disponibile dal 31 marzo 2021 sul sito www.agenziaentrate.it):

            •           direttamente, da parte dei soggetti abilitati dall’Agenzia; 

            •           tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario. Si considerano appartenenti al gruppo l’ente o la società controllante e le società controllate. Si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata le cui azioni o quote sono possedute dall’ente o società controllante, o tramite altra società controllata, per una percentuale superiore al 50% del capitale; 

            •           tramite gli intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

Il provvedimento infine precisa che, tale comunicazione è riferita al solo anno 2021 in considerazione della proroga sino al 31 dicembre 2021 degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020 e della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale 2014-2020.